Quanto durano i filtri?

Molti clienti ci rivolgono sempre la stessa domanda: Quanto dura un filtro? Ogni quanto lo devo cambiare? 

Proviamo a dare una risposta semplice e chiara a questa domanda.

Con le conoscenze tecniche attuali, non è possibile stabilire con certezza la durata dei singoli filtri presenti all'interno dei sistemi filtranti, e risulta anche molto difficile prevedere l'otturazione, perchè tale valore dipende unicamente dal TIPO e dalla CONCENTRAZIONE di CONTAMINANTE presente all'interno dei fumi di lavorazione.

Un altro fattore che influisce pesantemente sulla durata dei filtri è l'umidità, non solo l'umidità ambientale, ma anche quella interna al materiale: un ambiente secco favorisce la durata del sistema filtrante; un ambiente molto umido invece favorisce un rapido degrado dei filtri.

I produttori di filtri consigliano comunque la sostituzione di tutti i filtri, anche se poco utilizzati, ogni 6 mesi dalla data di messa in servizio.

Come posso allungare la vita dei filtri?

Alcuni accorgimenti possono migliorare notevolmente la vita dei filtri, eccone alcuni:

- Cambia spesso i prefiltri. Mantenendo sempre i prefiltri nuovi, o poco usurati la vita dei carboni e dei filtri HEPA risulterà notevolmente migliorata.

- Scegli con cura il materiale da lavorare. Assicurati ad esempio nel caso di legno, che tipo di collante contiene, che tipo di resine... materiali di buona qualità infatti contengono collanti con meno formaldeide, e di fatto prolungano la vita dei filtri.

- Spegni il filtro se non stai tagliando o incidendo. Ricordati che il filtro continua a lavorare anche se il laser è spento.

- Deumidifica l'ambiete, e stocca i materiali in ambienti poco umidi. L'umidità è estremamente dannosa per i filtri! Controlla spesso il grado di umidità e riportala a valori molto bassi.

- Controlla il compressore. L'aria emessa dal compressore può essere carica di umidità e di impurità, assicurati di svuotare il compressore con un buona regolarità (5/10gg) e tutte le boccette di filtraggio dell'aria prima del laser.

Com'è fatto un filtro?

In un sistema filtrante studiato per macchinari laser, sono presente normalmente tre o più tipologie differenti di filtri all'interno, prendiamo come esempio il filtro Worklinestore F-700 dove all'interno troviamo:

Prefiltro primario in Fibra Sintetica Categoria G3
Prima Barriera di Filtrazione, studiato per bloccare residui di taglio importanti e polveri che possono danneggiare i filtri successivi.
Categoria G3 secondo EN779- ISO16890
Prefiltro secondario in Fibra vetro Categoria G4
Categoria G4 secondo EN779- ISO16890

Questi due prefilti hanno lo scopo di trattenere tutte le componenti del filtro importanti, come per esempio residui di taglio, polveri e collanti. Essendo la prima barriera di filtraggio, chiaramente il loro intasamento sarà molto più frequente rispetto agli stadi inferiori, ma anche il costo di sostituzione è estremamente contenuto; mantenendo i prefiltri sempre puliti si permette di allungare in modo esponenziale la durata dei filtri seguenti (HEPA E CARBONE).

Carbone attivo BAC (10 litri circa nella versione standard)
Il Carbone attivo è un materiale contenente principalmente carbonio amorfo e avente una struttura altamente porosa.
Grazie alla sua elevata porosità, il carbone attivo è in grado di trattenere al suo interno molte molecole di altre sostanze.
BAC (Bead Activated Carbon) è una delle varianti del Carbone attivo, che si differenzia per le sue maggiori proprietà di filtraggio.

L'esaurimento del carbone attivo dipende da molti fattori, il principale è chiamato TLV (valore di concentrazione). Se per esempio si incide vetro o alluminio anodizzato, questo valorè sarà molto basso, in quanto non sono presenti nè collanti, nè solventi, pertanto la vita del carbone attivo sarà molto più lunga rispetto alla lavorazione di altri materiali, come per esempio i legni multistrati che contengono alte quantità di colle epossidiche e vapori. Il cabone Attivo ha come sua caratteristica quella di assorbire al suo interno odori,fumi e contaminante, quando risulta saturo, (a differenza degli altri stati che a saturazione impediscono il corretto flusso di aspirazione tappandosi) semplicemente non assorbe più, pertanto il risultato sarà quello di avere cattivi odori in uscita dal sistema filtrante. Questo è il segnale per l'utilizzatore di effettuare la sostituzione del filtro a Carbone Attivo.

Post-filtro in Fibra Sintetica Categoria G3
Prima Barriera di Filtrazione, studiato per bloccare residui di taglio importanti e polveri che possono danneggiare i filtri successivi.
Categoria G3 secondo EN779- ISO16890

A Ulteriore protezione del Filtro HEPA H13 troviamo all'interno del WL F-700 un ulteriore stadio di prefiltraggio posto dopo il carbone attivo, in modo che anche in caso di intasamento, o di polveri disperse dai carboni stessi, il filtro HEPA non venga compromesso. Si consiglia la sostituzione contemporaneamente con il cambio del filtro HEPA o dei carboni attivi.

Filtro HEPA H13
Con il termine filtro HEPA (dall'inglese High Efficiency Particulate Air filter) si indica un particolare sistema di filtrazione ad elevata efficienza di fluidi (liquidi o gas).
È composto da foglietti filtranti di microfibre (generalmente in borosilicato) assemblati in più strati, separati da setti in alluminio. I foglietti filtranti in microfibra hanno il compito di bloccare le particelle solide inquinanti (o particolato) presenti nella corrente fluida da trattare. Le particelle solide possono essere infatti nocive per la salute oppure possono pregiudicare la qualità del prodotto finale che si desidera ottenere.
I filtri HEPA fanno parte della categoria dei cosiddetti "filtri assoluti". Il termine "filtro assoluto" è giustificato dal fatto che i filtri HEPA hanno una elevata efficienza di filtrazione. In particolare, i filtri HEPA presentano un'efficienza di filtrazione compresa tra l'85% (H10) e il 99,995% (H14). Vengono classificati in base all'efficienza di filtrazione delle particelle di 0,3 µm, in accordo alle norme UNI EN 1822. Sono infatti raggruppati in 5 classi (da H10 ad H14) con caratteristiche prestazionali crescenti.
Sono collaudati con il metodo della dispersione di un aerosol di dioctilftalato (DOP test): l'efficienza calcolata è > del 99,999% con particelle con diametro 0,3 µm (penetrazione 0,001%).
La valutazione del mezzo filtrante presenta un indice di minor efficienza o massima penetrazione, per una specifica dimensione delle particelle.

La certificazione della classe si basa sulle prove richieste dalla normativa EN 1822
H13 Efficienza > 99,95 % Penetrazione ≤ 0,05

Il Filtro HEPA H13 o H14 è il cuore del sistema filtrante, è infatti lui il responsabile della corretta filtrazione di tutti i contaminanti presenti nel fumo di lavorazione. Si tratta di un filtro a saturazione, pertanto raggiunto il 100% di otturazione esso non farà più passare l'aria attraverso le sue membrane, e di fatto il fumo potrà iniziare ad uscire anche dalla macchina laser. Questo filtro appare di un colore bianco brillante, con l'utilizzo diventerà progressivamente marrone-nero, solitamente a causa della forte potenza di aspirazione del filtro. A saturazione esso si "sfonderà" lasciando passare il fumo senza di fatto filtrarlo. Questa condizione è molto pericolosa per le turbine dei filtri, infatti se materiale solido/colloso dovesse depositarsi sulle turbine appesantendole, si rischia anche la rottura della stessa. Il filtro WL F-700 possiede un comodo indicatore di saturazione che avvisa l'utente della necessità di sostiuire i filtri al suo interno quando l'aspirazione non è più sufficiente.

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